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Criptovalute: gravi accuse della SEC a Binance e Coinbase
Crollo delle criptovalute e dei valori delle società a esse legate, dopo che la SEC ha accusato Binance e Coinbase di avere violato le norme federali. L’azione dell’Autority è mossa dall’idea che alcuni token non siano contratti future ma security, ovvero veri e propri titoli finanziari.
Nuovo scossone nel mercato delle criptovalute, dopo la tempesta che lo ha colpito durante la prima fase della pandemia. Appena lo scorso marzo, con una brusca accelerazione legata soprattutto a un’inflazione statunitense più contenuta del previsto, le monete digitali si erano riportate sui massimi degli ultimi sei mesi. Questa volta a gettare nel panico gli investitori che hanno puntato su questo settore ad alto rischio sono state le accuse – di violazione delle norme federali - che la SEC, l’autorità di controllo dei mercati finanziari Usa, ha rivolto a due tra le maggiori piattaforme dove si trattano criptovalute: Binance e Coinbase. Una vicenda che ha di nuovo evidenziato l’assenza oltreoceano di norme che rendano più trasparente questo mercato.
Il crollo delle quotazioni
A pagarne le conseguenze di questo vuoto normativo sono gli azionisti che, nel giro di pochi giorni, hanno visto il tracollo delle stesse criptovalute e dei valori delle società a loro collegate. Il titolo Coinbace il primo giorno ha lasciato sul terreno il 12%, e quello Binance nelle prime tre sedute dalla comunicazione della Sec (dal 5 giugno) ha perso circa il 15%. Dall’ondata di vendite sono risultate, al momento, più resistenti Bitcoin e Ethereum. Il parziale recupero dallo scivolone iniziale di queste due ultime valute non nasconde però il problema di fondo: il nuovo incidente, secondo gli esperti, è infatti destinato ad avere conseguenze nell’intero settore. Si attende, infatti, che l’Authority prenda misure per regolamentare il settore in modo più rigoroso.
Violate le leggi federali
Il giro di vite imposto dalla Sec è d’altronde grave. Da una parte Binance e il suo fondatore e CEO, Changpeng Zhao, sono ritenuti responsabili di avere violato le leggi federali sui prodotti finanziari, mentre Coinbase è accusata di agire come broker e piattaforma non registrata. La posizione più difficile è quella di Binance che, secondo le autorità, avrebbe anche gonfiato artificialmente i volumi di trading sulla piattaforma, accusata di aver ingannato gli investitori sui controlli di sorveglianza del mercato e di aver deviato segretamente fondi dei clienti a una società separata controllata dallo stesso Zhao. La società è addirittura accusata di aver comprato uno yacht utilizzando fondi degli utenti della piattaforma.
Crypto considerate come veri titoli finanziari
Il punto principale – riporta Morningstar, che cita una nota del team di ricerca di 21Shares, emittente leader in Europa di ETP su criptovalute - riguarda l’accusa mossa dalla SEC di operare come piattaforma di scambio di security (quindi veri e propri titoli finanziari, come sono le azioni e le obbligazioni) non registrate. Nel dettaglio, la mossa contro Binance e Coinbase non si limiterebbe a una disputa legale, potendo avere gravi ripercussioni sul mercato del denaro digitale, poiché la SEC starebbe promuovendo l’idea secondo cui alcuni token come BNB, BUSD, SOL, ADA e Matic, non sono contratti future ai sensi della legge statunitense, ma – appunto – security, creando un forte rischio normativo che potrebbe spingere altre piattaforme a optare per il delisting.