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Elezioni Usa: cosa accadrà su energie rinnovabili e auto green
Se rieletto, Biden promuoverà l'IRA, che utilizza incentivi per sostenere l'industria verde e le tecnologie per l'energia pulita. Invece, Trump potrebbe cercare di modificare o ridurre i crediti d'imposta previsti dalla legge, con possibili ripercussioni sulle rinnovabili e sui veicoli elettrici.
Le elezioni presidenziali statunitensi (in calendario per l’inizio di novembre) sono destinate ad avere un significativo impatto sulla transizione energetica Usa e sulle emissioni di carbonio, con effetti rilevanti per le aziende presenti in questi settori e per gli investitori che guardano con interesse ai settori – in particolare - delle energie rinnovabili e dei veicoli elettrici. Infatti, sono nettamente diverse le priorità in tema di politiche energetiche e di trasporti tra i candidati alla Casa Bianca, Joe Biden e Donald Trump. Il primo continua a dare importanza alla riduzione delle emissioni di carbonio e all'economia verde, mentre il secondo punta a liberare le risorse energetiche tradizionali.
I divergenti programmi di Biden e Trump
È necessario osservare come tali programmi contrastanti potrebbero tradursi in azioni governative. Secondo Gil Fortgang, Washington Associate Analyst, U.S. Equity Division di T. Rowe Price l’esisto delle urne avrà importanti effetti sull'Inflation Reduction Act (IRA), approvata durante il secondo anno di mandato di Biden. Questa legge utilizza pagamenti diretti e crediti d'imposta per promuovere un'industria Usa più green nel prossimo decennio. Una rielezione alla presidenza di Biden garantirebbe probabilmente che l'IRA venga attuata in modo da allinearsi ai suoi obiettivi politici, fornendo chiarezza e sostegno alle energie rinnovabili, ai veicoli elettrici e ad altre tecnologie per l'energia pulita.
Con i repubblicani la linea green si affievolirebbe
Sul fronte normativo, l’esperto si aspetta che la conferma di Biden mantenga le restrizioni sulla locazione di terre e acque pubbliche per la trivellazione energetica (fracking). In linea, continuerebbero anche gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra prodotte dai trasporti, dalle centrali elettriche e dalle attività petrolifere e del gas. Inoltre, qualsiasi spinta alla riforma dei permessi per le infrastrutture energetiche probabilmente metterebbe nuova enfasi sulla trasmissione dell'elettricità. I potenziamenti della rete saranno fondamentali per l'affidabilità del sistema, dato che la domanda di elettricità cresce e le fonti rinnovabili vengono messe in funzione.
Con Trump molto probabili le modifiche all’IRA
Con l’elezione di Trump, un'abrogazione completa dell’IRA potrebbe rivelarsi difficile anche se i repubblicani controllassero sia il Senato sia la Camera. Molti degli Stati che hanno votato Trump nel 2020 stanno beneficiando dell'IRA in quanto, i suoi incentivi, soprattutto per il settore manifatturiero avanzato, sono di sostegno all’avvio di progetti nelle loro comunità. Sembrano più probabili modifiche alla legge. La composizione del Congresso potrebbe influenzarle. Il controllo repubblicano di entrambe le camere aprirebbe la porta all'abrogazione di alcuni crediti d'imposta. Questa opzione, secondo Fortgang, potrebbe essere politicamente più appetibile dell'abrogazione totale della legge.
A rischio le agevolazioni per i veicoli elettrici
L’Amministrazione Trump potrebbe limitare o ampliare l'accesso a determinati programmi. L'incertezza è alta e la gamma dei potenziali risultati è ampia. Tuttavia, le priorità di Trump suggeriscono che alcune aree dell'IRA potrebbero essere più a rischio di altre. Sul fronte dei veicoli elettrici, tutto ciò che aumenta l'accessibilità economica a tali veicoli sarebbe probabilmente più a rischio. Trump sembra considerare questi sostegni come un vento contrario per le tradizionali case automobilistiche Usa e per le industrie dei combustibili fossili e come una possibile manna per i Paesi stranieri che occupano un posto di rilievo nelle catene di fornitura dei veicoli elettrici.
Rischi per i crediti d’imposta per l’eolico e il solare
Per quanto riguarda le energie rinnovabili l'eventuale elezione di Trump potrebbe comportare, secondo Fortgang, alcuni rischi per i crediti d'imposta per l'energia eolica e solare, creando potenzialmente incertezza per le utility e per gli sviluppatori di energie rinnovabili. Infine, i crediti d'imposta potrebbero essere ampliati da una presidenza Trump per rendere più facile l'accesso ai progetti che utilizzano il gas naturale per produrre idrogeno. Tutti i segnali indicano che Trump spingerà per ridurre il carico normativo sui combustibili fossili. È probabile che l'agenda preveda il ritiro delle norme più severe sulle emissioni e delle restrizioni alle trivellazioni varate dall'amministrazione Biden.
Con il ritorno alla Casa Bianca di Trump, la riforma dei permessi potrebbe anche porre maggiore enfasi sulle infrastrutture legate ai combustibili fossili. Queste mosse sarebbero vantaggiose per il settore energetico al margine. Nel frattempo, la preferenza di Trump per i dazi commerciali e i possibili sforzi per reprimere la riesportazione di merci cinesi attraverso altri Paesi potrebbero aumentare i costi dei veicoli elettrici e delle rinnovabili.