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Trimestre in frenata per i dividendi europei
I dividendi distribuiti nel corso del primo trimestre del 2019 - il cui incremento in Europa tra gennaio e marzo è stato del 9,2% - hanno registrato il più basso tasso di crescita dal 2009 con un incremento pari ad appena un terzo rispetto a quello accumulato dai dividendi su scala planetaria.
Nel corso del primo trimestre del 2019, i dividendi distribuiti dalle società del Vecchio Continente hanno registrato il più basso tasso di crescita dal 2009 con un incremento pari ad appena un terzo rispetto a quello accumulato dai dividendi su scala planetaria.
Nello specifico, l’incremento dei dividendi in Europa tra gennaio e marzo è stato del 9,2% fino a quota 40.000 mln di dollari (corrispondenti a 35.856 mln di euro) secondo gli ultimi dati raccolti ed elaborati dal Janus Henderson Global Dividend Index.
L’ammontare complessivo dei dividendi europei ha tratto notevole beneficio dallo stacco di una cedola straordinaria di 3.400 mln di dollari (3.047 mln di euro) da parte di Azko Nobel, che ha così premiato i suoi azionisti con la distribuzione di una parte dell’incasso realizzato dalla vendita del suo business della chimica. Questo importante stacco ha compensato in buona parte la frenata accusata dai dividendi europeo nel primo trimestre ed ha consentito al monte dividendi di raggiungere un nuovo record.
La crescita del 5,3% dell’ammontare complessivo ha seguito un andamento in linea con il trend del 2018 (nonostante lo scarso progresso dei dividendi svizzeri, che hanno rappresentato circa un terzo del totale del periodo). La frenata dei dividendi elvetici è imputata in particolar modo alla lentezza dell’incremento dei dividendi distribuiti dal colosso farmaceutico Novartis (l’azienda più generosa nella distribuzione di dividendi a livello mondiale).
Per singoli paesi, la Svizzera è tornata sul gradino più alto della classifica dei mercati più generosi con i propri azionisti. Nel primo trimestre dell’anno, le cedole staccate dalle compagnie elvetiche sono lievitate dai 12.442 mln di usd (primo trimestre 2018) ai 13.880 mln di usd. Il mercato spagnolo si posiziona al secondo posto della speciale classifica con 5.140 mln di usd rispetto ai 4.990 mln di usd distribuiti nel primo trimestre dell’anno scorso. Il terzo posto è occupato dalla Germania con 4.940 mln di usd, seguita dall’Olanda con 4.280 mln di usd.
In quanto ai dividendi su scala mondiale, l’ammontare complessivo non ha subito contraccolpi a causa dell’aumento delle tensioni per la guerra commerciale in atto tra Cina e Stati Uniti. Neanche i timori e i dubbi sulla sostenibilità della crescita economica sono -almeno finora- riusciti a scalfire il buon trend ascendente sperimentato dai dividendi.
Stati Uniti e Canada hanno registrato i massimi storici trimestrali in virtù della minore influenza negativa ascrivibile ai cambiamenti stagionali. Per il 2019, Janus Henderson continua a credere che l’ammontare complessivo raggiungerà quota 1.430 mld di usd, in crescita del 4,2% rispetto al 2018.
A livello settoriale, quello farmaceutico è stato il più generoso nel primo trimestre, apportando 1 di ogni 8 dollari distribuiti su scala planetaria. La sola Novartis ha contribuito con 1 dollaro ogni 30, seguita molto da vicino da Roche, un altro colosso del settore. Il settore farmaceutico ha totalizzato un massimo storico di 30.100 mln di usd. Il settore turismo e vacanze, relativamente piccolo rispetto a quello farmaceutico, ha messo a segno una forte crescita dei dividendi grazie allo stacco straordinario effettuato dalla britannica Intercontinental Hotels.