Fondi comuni, gestioni individuali e prodotti assicurativi previdenziali hanno segnato flussi netti di 2,4 miliardi, miglior dato degli ultimi 18 mesi. In calo quelli sugli strumenti amministrati. La raccolta netta sul risparmio gestito è di 8 miliardi.

Le emozioni prevalenti tra i risparmiatori italiano riguardano la cautela, la preoccupazione e il senso di sicurezza. L'incertezza è accentuata dai timori globali, col 76,7 per cento dei risparmiatori che segue gli eventi internazionali.

Sono 11,1 milioni gli italiani che investono nei fondi comuni, con una partecipazione del 18,8% della popolazione e un valore medio dell'investimento di 49 mila euro. I giovani aumentano, sebbene il loro patrimonio totale sia ancora basso.

Gli italiani non pianificano la pensione per poca conoscenza finanziaria, complessità del sistema previdenziale e mancanza di fiducia nei prodotti finanziari. Anche la difficoltà nel trovare soluzioni di investimento adeguate è un problema.

In aprile il risparmio gestito ha registrato una crescita del 56,9 per cento rispetto a marzo, con 1,96 miliardi raccolti e un aumento del 317,7 per cento tendenziale. Da gennaio, la raccolta nel settore è cresciuta del 254,5 per cento a 3,79 miliardi.

Negli ultimi due anni l'inflazione è costata agli italiani 4mila euro. I settori più influenzati sono stati generi alimentari, trasporti aerei e bollette energetiche. Pesantemente colpite le famiglie più fragili, con il crollo del loro potere d'acquisto.

A luglio, conferma del forte interesse sul risparmio gestito, con una raccolta netta di 3,3 miliardi, mentre quella sul risparmio amministrato è crollata a 778,1 milioni, a causa soprattutto del calo dei flussi su obbligazioni pubbliche e corporate.

Il patrimonio complessivo del settore del risparmio gestito è sceso a febbraio a 2.310 miliardi di euro. Gli investitori stanno probabilmente riducendo le posizioni a causa della percezione di rendimenti poco allettanti rispetto ad altri strumenti.

A dicembre la raccolta netta torna positiva, con flussi per 1,79 miliardi. Il patrimonio gestito sale di 56 miliardi a 2.311 miliardi. I fondi obbligazionari mantengono una performance positiva, mentre azionari, bilanciati e flessibili accusano uscite.

La positiva performance dei mercati ha contribuito a far crescere a novembre il patrimonio complessivo a 2.255 miliardi, nonostante la raccolta netta sia stata negativa per 7,1 miliardi. Da gennaio le uscite ammontano a 49,54 miliardi di euro.

Risultati positivi per le Reti dei consulenti in febbraio: la raccolta netta è positiva e cresciuta più del 66 per cento a 4 miliardi di euro e il numero dei clienti ha superato la soglia dei 5 milioni, con un aumento annuo di oltre 287 mila unità.

A gennaio le Reti dei consulenti finanziari hanno osservato un aumento dei flussi nella componente amministrata del portafoglio, con un saldo positivo per 1,5 miliardi di euro. Deflussi dai prodotti assicurativi, bene invece il comparto previdenziale.

La piattaforma 2139 Exchange, attiva nelle criptovalute, è stata bloccata perché senza licenza. Il sistema, che è collassato causando forti perdite a molti investitori, si basava su uno schema Ponzi. Lacune normative e poca trasparenza dietro la truffa.

Acquistando nei discount più convenienti, gli italiani possono risparmiare fino al 35%. Tra i discount, In’s è il più conveniente per la spesa mista. Lidl è leader per i prodotti più economici, mentre Penny è il più caro.

Il segmento dei fondi aperti ha visto una significativa performance, con una raccolta netta di 7,4 miliardi. A supportare la crescita sono stati tre fattori: il fattore mercato, l'ingresso di un nuovo gruppo statistico e un aumento delle masse gestite.